Stadio: botta e risposta Raggi-Regione. E il sì slitta al 2021

28/10/2020 07:54

5 milioni chiesti dall’ex d.s. Petrachi (prima udienza il 4 novembre), 7 ancora reclamati da Batistuta per antiche pendenze,  4 milioni di procura dati a Mino Raiola o la transazione da circa 1,3 milioni dell’ex vice presidente Mauro : sono queste  alcune delle sei relazioni economico-finanziarie rese pubbliche ieri dalla Roma. Ma tutti questi dati, alla fine, sono stati cannibalizzati dal nuovo contenzioso che ieri si è aperto tra il Comune e la Regione sul fronte , la cui approvazione difficilmente arriverà prima del prossimo anno. Il botta e risposta è stato innescato dalla sindaca Raggi, che ieri, alla presentazione del progetto Flaminio, ha detto: “Gli atti con Città Metropolitana sono pronti e li firmerò a breve. Attendiamo la firma da parte della Regione”. Un rimbalzo di responsabilità con la Regione che non è stato gradito, tanto che è arrivata una risposta tagliente: “In merito alle affermazioni del sindaco Raggi sulla variante urbanistica relativa al progetto dello , si precisa che la Regione Lazio, come da corrispondenza fra gli Uffici di Roma Capitale e le strutture regionali competenti datata 5 agosto 2020, ha sottolineato come non sussistessero ancora le condizioni per arrivare ad un accordo“. Nel pomeriggio è il Comune a ribattere. “La Regione confonde lo schema di accordo di collaborazione con l’approvazione della Convenzione Urbanistica”. Insomma, con le elezioni che si avvicinano, la polemica è bollente. Intanto i Friedkin, alle prese con la scelta del d.s. (Emenalo in pole), restano contatto con l’architetto dello stadio Dan Meis, anche per ripensare certi aspetti. L’impressione è che la Roma, in tempi di Covid, forse abbia un po’ alzato il piede dall’acceleratore.

(gasport)