01/11/2020 08:27
“Qui in Italia non si guarda l’età. In altri Paesi invece, quando i giocatori arrivano intorno ai 30 anni, iniziano a dire che sono vecchi: io penso che sia positivo guardare la loro qualità e la condizione fisica” . Se Paulo Fonseca fosse arrivato prima sulla panchina della Roma, probabilmente la carriera di Francesco Totti sarebbe potuta durare un po’ di più. Il tecnico portoghese, infatti, nella conferenza stampa alla vigilia della gara contro la Fiorentina (oggi alle 18 allo stadio Olimpico), ha spiegato quello che era chiaro da tempo: e cioè che non guarda la carta d’identità dei calciatori quando sceglie la formazione da mandare in campo. Concetto valido, in teoria, anche per i più giovani, anche se Fonseca ha già dimostrato di preferire l’esperienza dei vari Dzeko, Pedro, Mkhitaryan, Smalling (ed in passato Aleksandar Kolarov) rispetto ai giovanissimi.
(corsera)