25/11/2020 07:12
LEGGO (F. BALZANI) - Come nella favola di Esopo alla fine il “Lupo” arrivò. Contro il Cluj (e forse anche a Napoli) toccherà infatti a Juan Jesus guidare la difesa della Roma decimata dalle assenze di Smalling, Ibanez, Mancini, Fazio e Kumbulla. Tutti i centrali fatta eccezione del brasiliano che diventa così Superstar all'improvviso. L'inglese, dopo l'intossicazione alimentare, si è fermato ieri per un problema al ginocchio sinistro. Gli altri due titolari in campo col Parma sono ai box per risentimenti muscolari.
Nessuna lesione, ma di sicuro non faranno pane della trasferta di domani in Romania e restano in dubbio per il San Paolo. Kumbulla e Fazio, invece, sono ancora positivi al Covid. Così - al fianco dell'adattato Cristante - tocca a Juan Jesus in una difesa che probabilmente tornerà a 4 e avrà il Primavera Tripi come unica alternativa.
Da esubero a titolare nella sfida di laurea col Napoli che può determinare le ambizioni scudetto della Roma. Era già successo nel 2018 quando Juan - dopo settimane di naftalina - si ritrovò ad affrontare Mertens e Milik. Andò bene e finì 1-1. Fonseca - che ha escluso spesso il brasiliano dai convocati - spera che andrà anche meglio. Ma di certo mai si sarebbe aspettato di dover “pregare” Jesus che l’anno scorso fu impiegato solo una volta dal 1°: alla prima col Genoa.
L'ex interista è finito ai margini e ha fatto parlare di sé solo per gli insulti razzisti ricevuti sui social, ma a settembre ha rifiutato tutte le destinazioni tra cui Genova e Cagliari. Alla fine del mercato pubblicò una foto col cuoricino e la scritta “JJ Lupo”. Un auto-soprannome. Non tutti la presero bene visto l'ingaggio da 2,5 milioni, la scadenza al 2021 e lo scarso rendimento.
Un ex della sfida è Diawara che però rischia di fare le valigie a gennaio. L'esplosione di Villar e la rinascita di Pellegrini e Cristante lo collocano come 5° scelta. In Premier lo vogliono West Ham e Leicester, e nel futuro giallorosso può esserci Locatelli.