«Riprocessate quei tamponi»

10/11/2020 09:36

IL TEMPO (D. ROCCA) - Altra puntata della telenovela. Si entra nel vivo della querelle, con i tamponi eseguiti dal centro Futura Diagnostica sui calciatori della Lazio che oggi saranno riprocessati all'ospedale Moscati di Avellino. La decisione è stata presa dalla Procura della Repubblica che, nell'ambito del fascicolo aperto a carico del presidente del cda della struttura sanitaria, Massimiliano Taccone, haformulatotrecapi d'accusa:falso, truffa in pubbliche forniture edepidemia colposa. Per questo motivo verranno analizzati un centinaio di test eseguiti venerdì alla vigilia della gara con la , con particolare attenzione a quelli di Immobile, Leiva e Strakosha (bloccati dalla Asl di Roma e posti in isolamento).

La procura ha nominato come proprio consulente tecnico la dottoressa Maria Landi, responsabile del dipartimento di Microbiologia e Virologia proprio dell'azienda ospedaliera Moscati, e intende fare luce sulla correttezza delle procedureeseguite. Nonsièfatta attenderela risposta del Futura Diagnostica che, tramite Walter Taccone - padre e socio di Massimiliano - ha difeso il proprio operato: «Ho l'impressione che qualcuno debba mettere lo zampino laddove c'èuna situazione di per sé trasparente. Avrei capito se questa faccenda fosse partita dalla Procura di Roma, invece quella di Avellino non solo è venuta da noi a fare questi 'controlli', per utilizzare un eufemismo, ma si è presa anche la briga di andare a sindacare aRomae incasa della Lazio. I tre positivi? Per il nostro laboratorio, Immobile, Strakosha e Lucas Leiva sono negativi per tutti e tre i geni.Eabbiamo dato questa risposta. Nella stessa seduta, la Lazio ha avuto anche qualche positività, che abbiamo segnalato immediatamente ».

La Magistratura farà chiarezza sulla questione per stabilire la posizione della Lazio che potrebbe essere parte lesa e danneggiata dal laboratorio, con una parte attiva e questo porterebbe a un lungo processo oppure completamente estranea come sempre sostenuto sia dal presidente Lotito che dal dott. Pulcini. Ieri era prevista l'audizione del responsabile sanitariodellasocietà, slittataperimpegnipregressi dell'avvocato Gian Michele Gentile. Bisognerà attendere giovedì quindi per sentire la posizione di uno dei diretti interessati della vicenda.

Nel frattempo sulla questione tamponi è intervenuto anche il presidente della Figc, Gabriele Gravina: «Sono preoccupato per il mancato coordinamento di alcune Asl perché la mancata disponibilità dei calciatori a livello internazionale comporta delle sanzioni - sottolinea il presidente della Figc - ci siamo mossi con i ministri competenti,mal’Italia, da questo punto di vista, non sta facendo una bella figura a livello internazionale. Per rendere omogeneo il protocollo - ha dichiarato a margine del Consiglio Federale - basta leggerlo e applicarlo, se qualcuno lo applica in maniera difformeviene deferito. Questo è già successo in passato, funziona anche per la Lazio in questo momento anche se non entro nel merito dell’indagine che vedremo come andrà a finire». Il numero uno del calcio italiano ha poi approfondito il discorso inerente il protocollo: «È uno dei più sicuri a livello internazionale. L’indice di contagio da noi è dello 0,5 per mille rispetto al 16-17% degli altri paesi.Secisonopositivisignifica che funziona, non possiamo pretendere che si arrivi al contagio zero».