Roma alla portoghese, i Friedkin scelgono Pinto: «L’uomo giusto per vincere»

19/11/2020 07:57

La parabola di Tiago Pinto, ad appena 36 anni nominato general manager della Roma, somiglia un po' a una di quelle storie hollywoodiane che presuppongono il lieto fine. Laurea in pedagogia, master in economia e passione per lo sport, elementi che lo hanno condotto a guidare la divisione multisportiva del Benfica. Sotto la sua guida oltre cinquanta titoli tra basket, futsal, pallavolo, pallamano e hockey a rotelle. Abbastanza perché alla fine della stagione 2016-17 venga chiamato ad assumere la carica di «Director of Professional Football». Quella stagione si chiude con la vittoria del campionato e una Coppa di Portogallo, ma quelli che Pinto sente davvero suoi sono le 2 Supercoppe di Portogallo successive e, soprattutto, il campionato 2018-19, quello della «reconquista».

A convincere la famiglia Friedkin all’ingaggio di Pinto, che dovrebbe avere un triennale da circa 1,2 milioni a stagione, è anche la capacità di generare reddito, forse anche i buoni rapporti che si dice abbia con Mendes. Solo la cessione di Joao Felix, Ruben Dias ed Ederson hanno portato nelle casse del club circa 235 milioni, a fronte di una spesa complessiva di appena 500 mila euro.

(Gasport)