Ferretti (medico Nazionale): "Zaniolo? Ci sono i presupposti per un recupero pieno, ma massima attenzione"

29/12/2020 10:20

CORSPORT - Al quotidiano sportivo ha parlato Andrea Ferretti, responsabile dell’area medica della Figc e della Nazionale, del recupero di Nicolò Zaniolo dall'infortunio al ginocchio sinistro. Uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Come, ci vuol dire che Zaniolo è stato operato seguendo una filosofia?
«Guardi, se vuole possiamo aprire una discussione sulle tecniche ortopediche: io e la mia equipe preferiamo la Coker Arnold mentre credo che nel caso di Zaniolo sia stata seguita quella di Ellison. Ma il punto è che noi come il dottor Fink, di cui condivido pienamente la scelta, è che siamo convinti che la strada migliore per risolvere questo tipo di infortunio sia quello di non fermarsi alla semplice ricostruzione del ma di associare anche il rinforzo della periferia del ginocchio, per garantire il controllo rotatorio dell’articolazione».

Per dirla in modo popolare, è come assicurare il ginocchio con una cintura di sicurezza.
«Esatto, lo rinforziamo con una sorta di bretella (ovviamente la plastica non c'entra niente...). E' così che evitiamo i comuni problemi di stabilità non solo agli atleti ma anche alle persone comuni». 

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«Sì, le ginocchia di Carlo sono state tra le più martoriate. Si tratta di fare un salto indietro anche qui di quasi quaranta anni: 1981 e 1983. Interventi eseguiti senza l’artroscopio. Ero allora nell’equipe del professor Perugia che operò a Roma, con la tecnica in oggetto. Stiamo parlando di un giocatore che è tornato in Nazionale e che ha poi vinto tutto. Bene, sono sicuro che Zaniolo sia in grado di poter ottenere simili risultati, considerando le qualità del giocatore e l’evoluzione della scienza ortopedica, pur nel solco tracciato allora».

Nessuna controindicazione?
«Massima attenzione, ovviamente. In primavera sapremo, adesso si tratta di aver fiducia in chi lo ha operato e lo sta seguendo. Sono certo che i presupposti per un recupero pieno ci siano tutti. La plastica periferica peraltro, con il ritensionamento dell'articolazione, fornisce una protezione in più anche al ricostruito».

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