09/12/2020 07:22
Continua l'indagine sul mistero Suarez: da una parte intercettazioni ambientali che testimonierebbero l'esame-farsa, dall'altra il sospetto, evidenziato dal procuratore capo Raffaele Cantone e dai pm Giampaolo Mocetti e Paolo Abbritti, che «rappresentanti della Juventus abbiano potuto avere contezza dell’esistenza di questo procedimento e delle attività tecniche in corso».
Il passo avanti dei pm è che si sarebbe identificata una condotta da parte del club per inquinare le prove. Le «false dichiarazioni» si riferirebbero sostanzialmente a due argomenti: l’aver nascosto i rapporti con i «massimi livelli istituzionali» per accelerare le pratiche e la giustificazione del dietrofront su Suarez con l'ostacolo tecnico della concessione della cittadinanza.
Nessuna presa di posizione ufficiale della Juventus, che non mette in discussione la posizione di Paratici e dell'avvocato Chiappero. Misure cautelari per gli indagati accolte solo in parte: 'sì' alla sospensione, 'no' agli arresti domiciliari.
Si legge da un documento trapelato dalla Procura: «Sussistono fondati dubbi che i rappresentanti della Juventus abbiano potuto avere certezza, tra l'8 e il 14 settembre, di questo procedimento e delle attività tecniche in corso».
(Gasport - Tuttosport)