"Porto cocumella": la prova farsa di Suarez

22/12/2020 09:26

L’ammissione era già arrivata dal diretto interessato ed ecco le intercettazioni a confermare che l’esame di italiano del 17 settembre scorso, quello che ha permesso a Luis Suarez di conseguire il livello B1 (certificazione necessaria per ottenere la cittadinanza italiana) è stato una farsa.

«A 15 anni cominciare...» è uno dei passaggi della prima componente dell’esame, in cui il candidato deve presentare se stesso. «A giocare» lo imbecca Rini, che poi gli domanda che cosa gli piace fare nel tempo libero: «Piace molto fare berbecue». Che non sarà l’unica nel corso della prova: «a fare la spesa» diventa «a fare cibo» e il bambino porta «cocumella» invece di un cocomero, mentre cinque fratelli lo traduce con «cinquo hermano».

L’esame farsa finisce qui, ma non per la magistratura. Nel registro degli indagati sono iscritti anche Fabio Paratici, capo dell’area sportiva della , e gli avvocati del club Piero Chiappero e Maria Turco. La però (almeno così si apprende da intercettazioni che coinvolgono la professoressa Spina) qualche giorno prima dell’esame avrebbe detto a Suarez che per il mercato di giugno non se ne sarebbe fatto niente, chiedendo al giocatore (poi andato all’Atletico) di aspettare la sessione di gennaio. L’inchiesta ora attende il tribunale del riesame, visto che Olivieri ha fatto appello contro la sospensione di 8 mesi dall’esercizio della sua attività. Non è chiaro se Paratici verrà interrogato ancora.

(Gasport)