10/02/2021 07:28
IL MESSAGGERO - Giuseppe Giannini, ex capitano e bandiera della Roma, ha rilasciato questa mattina sulle pagine del quotidiano un'intervista in cui ha parlato della situazione che sta vivendo il lcub giallorosso, del lavoro di Fonseca e della vicenda legata a Edin Dzeko. Queste le sue parole.
Giannini, come spiega la soddisfazione di alcuni giocatori della Roma dopo la partita persa contro la Juventus?
«Sono andati a Torino e hanno fatto giocare di rimessa e di attesa una squadra che per otto anni ha sempre ammazzato il campionato e ha Ronaldo».
Resta il problema di non saper vincere contro le grandi...
«Il derby ha levato certezze alla squadra portando amarezza e delusione perché è stato perso senza lottare. Questo può anche essere il motivo per cui i giocatori valutando Juve-Roma hanno avuto la sensazione che sia stata una partita positiva».
Tra i soddisfatti anche Fonseca, come lo giudica?
«Fino a dieci giorni fa la Roma era terza in classifica, viaggiava con il vento in poppa. In partita ha fatto cose buone e altre che mi hanno lasciato perplesso».
Che idea ha sul caso Dzeko?
«Era già scoppiato l'anno scorso e andava affrontato. Penso lo abbiano fatto a inizio stagione per ripartire con tranquillità. Se non è successo, allora è stata una leggerezza perché alla fine è venuta di nuovo fuori».
Edin ha perso la fascia come accadde a lei nel 92. Cosa si prova?
«Un giocatore deve essere consapevole che, se vai in conflitto con l'allenatore, puoi rischiare quello che è successo a me o a Dzeko. Anche se non è una cosa bellissima. A essere onesti, però, il calciatore deve fare il calciatore. Può dire quello che pensa in società, al ds o al tecnico in separata sede».
Può condizionarlo?
«Non credo, stiamo parlando di un giocatore che ha esperienza. Come immagine non è stata bella da vedere: il club doveva prendere per forza delle decisioni».