06/02/2021 10:29
IL TEMPO (M. VITELLI) - Il prossimo 10 maggio saranno trascorsi quarant’anni da quel Juventus-Roma che è entrato di prepotenza nella storia del calcio italiano. Con tre gare da giocare e dietro ai bianconeri capoclassifica della Serie A di un solo punto (e all’epoca la vittoria ne valeva due) i giallorossi salirono a Torino per giocarsi con determinazione il match-scudetto. Lo 0-0 finale fu il lasciapassare per la squadra di Agnelli verso il titolo. Il gol annullato al 75’ a Turone, invece, diventò il simbolo delle recriminazioni romaniste. A spegnere i sogni della Roma fu il guardalinee Giuliano Sancini che, alzando la bandierina, spinse l’arbitro Bergamo a fischiare il fuorigioco più contestato del calcio italiano. Lo abbiamo rintracciato nella sua Bologna, dove è proprietario di un negozio di articoli sportivi e da regalo.
Dopo quasi quarant’anni ancora si parla del gol annullato a Turone, si è stufato di sentire queste discussioni?
“No, quando ci si scambiano opinioni su una questione sportiva è sempre piacevole. E poi, quell’episodio mi ha reso famoso, quindi in un certo senso gli devo molto”.
Ha mai avuto dubbi sulla sua decisione?
“Sinceramente no. Sono sempre stato convinto, e lo sono tutt’ora, di aver visto bene. Anche Bergamo ha sempre sostenuto che avessi avuto ragione ad alzare la bandierina”.
Sull’argomento le hanno fatto decine di interviste, c’è qualcosa che non ha mai detto?
“Si, un piccolo segreto c’è e lo dico a voi de Il Tempo per la prima volta. Ovviamente non tifavo né per la Juventus né per la Roma, ma in cuor mio speravo vincessero i giallorossi. Ritenevo si meritassero il titolo di Campione d’Italia”.
Invece proprio la sua decisione mise fine alle speranze dei giocatori e dei tifosi romanisti.
“Ero un arbitro e lo sono anche ora nonostante non scenda più in campo. Ho fatto ciò che in quel momento ho ritenuto corretto. Molto probabilmente altri miei colleghi non avrebbero alzato la bandierina, fu una decisione da prendere in una frazione di secondo. Fui così sicuro che poi negli spogliatoi l’episodio nemmeno fu argomento di discussione. Il caos venne dopo”.
Ci fosse stato il Var…
“Eh sì, è uno strumento ottimo, che facilita enormemente l’arbitro. Avessimo avuto noi la possibilità di utilizzarlo… non staremmo qui dopo quarant’anni a fare questa intervista”.
“Er go de Turone era bbono”, a Roma è diventato un tormentone…
“Saperlo mi fa simpatia, purtroppo però, “non era bbono”.