17/03/2021 07:48
IL TEMPO (S. PIERETTI) - Tutto rinviato al 26 marzo. La Procura federale ha posticipato di dieci giorni l’udienza relativa ai tamponi nata da un esposto presentato dal Torino. Tutto fermo, quindi. Del resto non poteva essere altrimenti, con la Lazio impegnata nella trasferta di Champions League contro il Bayern, e i due medici chiamati in causa al seguito della squadra. Altri dieci giorni per riordinare le carte e studiare una strategia che possa far valere le proprie ragioni; la Lazio nella prossima udienza presenterà una documentazione dettagliata della Asl, che potrebbe smontare la tesi dell’accusa; Immobile aveva due tamponi negativi, e quindi poteva essere aggregato alla squadra.
Nel faldone dei legali della difesa ci saranno anche ulteriori documenti che certificherebbero la negatività di Immobile ai tamponi svolti a ridosso della partita col Torino. Il club granata cercherà di avere un ruolo all’interno del procedimento di primo grado, ma l’istanza degli avvocati di Urbano Cairo non potrà essere accolta; nei processi di primo grado non sono ammessi gli interventi di contro interessati, se non per illecito sportivo. Quindi, non solo il Torino in questa fase non verrà ammesso, ma non potrà ottenere neanche il tre a zero a tavolino, visto che il risultato di Torino-Lazio 3-4 è già stato omologato dalla Lega Calcio, e quindi non potrà essere cambiato in alcun modo. Ovviamente, la Lazio nella prossima udienza - qualora il Torino avanzasse la richiesta di partecipare al procedimento - solleverà la non ammissibilità del club granata.
In tutta questa storia la Lazio rischia un’ammenda, al massimo un solo punto di penalizzazione qualora venisse provato che - tra gli otto contagiati alla vigilia di Bruges-Lazio e i tre tesserati trovati positivi al tampone prima di Zenit-Lazio - ci fosse un soggetto diverso, contagiato nel corso di quella stessa settimana. Solo provando ciò, si passerebbe dalla semplice ammenda alla penalizzazione. Oggi stesso la Lazio presenterà il ricorso per quanto riguarda il rinvio della partita Lazio-Torino del 2 marzo scorso: la decisione presa dal giudice sportivo, e impugnata dal club biancoceleste davanti alla Corte d’Appello federale potrebbe essere discussa nel giro di un paio di settimane. Non è da escludere - tra l’altro - un ricorso al Tar da parte della Lazio contro il prolungamento di 24 ore concesso al Torino dalla Asl.