02/03/2021 09:52
IL ROMANISTA (A. DE ANGELIS) - Eurnova non ci sta e ieri ha deciso di riaprire la partita su Tor di Valle. Per ottenere cosa lo staremo a vedere, ma intanto i legali della società che a tutti gli effetti è ancora (l'unico) soggetto proponente dello stadio si sono mossi. «Ferma la riserva di agire n ei confronti della A.S. Roma per gli enormi danni che sta provocando alla scrivente società, con la presente si chiede formalmente a Roma Capitale di considerare del tutto inefficace la richiesta di A.S. Roma di considerare non più vincolanti gli obblighi a suo tempo dalla stessa assunti». Questa la bomba sganciata ieri, in cui la società ancora della famiglia Parnasi ha intanto chiesto al Comune di non considerare quanto comunicatole (e reso poi pubblico dalla relazione del Cda) venerdì scorso dalla Roma. (...) No comment dal club giallorosso, e intanto Scalera ha in programma un incontro con la Raggi per trovare un'altra area. Senza Vittek però. L'imprenditore ceco dopo un paio di giorni di riflessione si sarebbe convinto che non vi siano i margini per ricucire il rapporto con la Roma, e nemmeno che sia possibile identificare a Roma un'area già pronta per lo stadio. Vitek quindi ha condiviso la scelta di Parnasi, che viene descritto da chi gli è vicino letteralmente su tutte le furie. (...) La Roma nel rinunciare al progetto di Tor di Valle ha infatti puntato il dito proprio contro Eurnova, che non sarebbe nella piena disponibilità dei terreni e impossibilitata ad operare in alcun modo. (...) Stefano Scalera, il dirigente incaricato del dossier stadio, insieme a Dan e Ryan Friedkin, presenterà alla sindaca l'idea che il club ha maturato in questi mesi. Alla pubblica amministrazione verrà chiesta la disponibilità di un'area (ancora da identificare) che possa permettere l'edificazione di uno stadio da circa 40.000 posti senza la necessità di dover intervenire sulle infrastrutture cittadine, meglio ancora senza la necessità di ricorrere ad una Variante al Piano Regolatore. Area che però dal Comune fanno (sempre informalmente) sapere non esisterebbe.