22/04/2021 07:29
Non vuole sentir parlare di sanzioni per i tre club italiani del «golpe» della Superlega, Gabriele Gravina. «Non si sanziona un’idea. Se poi un domani si concretizzasse una violazione delle regole, farebbero le loro valutazioni gli organi della giustizia sportiva». Diciamoci la verità, il presidente federale sa anche un’altra cosa: se il blitz dei 12 club è stato un vero attentato al sistema calcio nel suo insieme, dietro la Superlega presentata con ricchi premi e cotillon e poi travolta dalle proteste di tutti, si nascondono problemi e numeri che costituiscono un vero e proprio «alert». C’è un altro punto che Gravina sottolinea in rosso nel suo ragionamento: si chiama soldi. Soldi che non ci sono, soldi dei maxi debiti dei grandi club, soldi che la Superlega è l’unica soluzione, i discorsi sentiti in questi giorni. «Ma in economia aziendale questo ragionamento è sbagliato: va bene il tentativo di avere maggiori ricavi, ma devi farlo stando molto attenti ai costi»
(gasport)