Le tre italiane spiazzate e isolate. La Roma rifiuta l'invito di Perez

21/04/2021 07:24

La SuperLega, il grande porgetto rivoluzionario portato avanti da dodici club, sembra essere naufragato ancora prima di iniziare. Nella giornata di ieri infatti, probabilmente a causa delle grande critiche arrivate da parte dei tifosi alla competizione, sono stati almeno sei i club ad avaer annunciato di volersi tirare indietro. Tra questi, al momento, non ci sono però le tre italiane, che anzi avevano nel pomeriggio sostenuto il progetto. Come l'ad del Milan Ivan Gazidis: «Superlega, inizia un nuovo capitolo. Così daremo stabilità al calcio. Ma saremo orgogliosi di giocare la Serie A nel weekend». O ancora il tecnico della Andrea Pirlo nella conferenza stampa che anticipava la sfida con il Parma: «La Superlega è un progetto futuro. Siamo sereni e sappiamo che il presidente ci sta lavorando. È uno sviluppo per il mondo del calcio». Diverso il discorso invece per la Roma, che ha pubbliato un duro comunicato voluto dal presidente Dan Friedkin: «L'AS Roma è fortemente contraria a questo modello chiuso, perché totalmente in contrasto con lo spirito del gioco che tutti noi amiamo. Certe cose sono più importanti del denaro e noi restiamo assolutamente impegnati nel calcio italiano e nelle competizioni europee aperte a tutti. Non vediamo l'ora di continuare a lavorare con la Lega Serie A, la Federazione Italiana, l'ECA e l'UEFA per far crescere e sviluppare il gioco del calcio in Italia e in tutto il mondo. I tifosi e un calcio accessibile a tutti sono al centro del nostro sport e questo non deve essere mai dimenticato». Adesso resta da capire come verranno tratteti i club fondatori, soprattutto in Serie A dove nell'Assemblea di lunedì le critiche e le richieste di rompere con queste società non sono mancate.

(Il Messaggero)