17/04/2021 07:53
"L’ antifurto? No, non l’ho messo. Da noi in Inghilterra non lo usiamo, non siamo abituati". Questa l'ammissione di Chris Smalling lo ammette davanti ai poliziotti che gli chiedono di ricostruire i 30 minuti da incubo vissuti all’alba di ieri nella sua villa.
Il difensore della Roma è stato svegliato di soprassalto da tre uomini che gli hanno puntato in faccia una torcia elettrica e lo hanno poi costretto ad aprire la cassaforte. "I rapinatori ci hanno ordinato di stare seduti sul letto - ha raccontato il giocatore inglese, alla sua seconda stagione in giallorosso - .Non ci hanno picchiato, né legato. Non so dire se avessero una pistola vera, al tappo rosso non ci ho fatto caso. E poi hanno anche parlato poco, anzi pochissimo“.
Sul caso indagano gli investigatori della Squadra mobile che hanno svolto un sopralluogo con la Scientifica. Sono stati acquisiti i filmati di alcune telecamere di vigilanza. C’è il sospetto che i banditi non fossero italiani. Smalling, che parla solo qualche parola nella nostra lingua, avrebbe però sentito uno di loro imprecare quando si è accorto che nella cassaforte c’erano “solo” tre Rolex e qualche gioiello. Un bottino di circa 50 mila euro, ma forse i tre pensavano al colpo grosso. Per chi indaga non sarebbero professionisti, ma potrebbero aver agito dopo alcuni appostamenti. Non si può escludere la complicità di un basista.
(Corsera)