Tommasi: "Mi piacerebbe lavorare con De Rossi. I Friedkin vogliono fare le cose sul serio, ma nessun contatto con loro"

02/04/2021 18:20

IL ROMANISTA (D. LO MONACO) - Al quotidiano a tinte giallorosse ha rilasciato un'intervista Damiano Tommasi, ex presidente AIC e ex giocatore della Roma. Uno stralcio delle sue dichiarazioni:

invece sta cominciando adesso.
«Sicuramente sarà un allenatore efficace, ma l'efficacia non basta, dovrà farsi le ossa, avere vicino persone positive, competenti, di supporto. Ho parlato con lui quando è tornato con l'Argentina».

Gli consiglieresti di fare prima un po' di esperienza su panchine più leggere o di cominciare da una grande, tipo Pirlo?
«Ma a certe proposte come fai a dire di no? A qualsiasi livello ti poni, quando fai l'allenatore le dinamiche sono le stesse. E Daniele non è uno a cui bisogna dare consigli».

Non ti piacerebbe lavorare con lui un giorno?
«È come se mi avessero chiesto di giocare con Maradona. Certo, ma mi accontenterei anche di uscire per bere una birra».

Dei Friedkin che ne pensi? Qualcuno sussurra che ci sia stato pure un contatto con te.
«Nessun contatto. Ho parlato una volta di loro con Guido Fienga, ma ci eravamo sentiti per altre cose, non per parlare del mio futuro».

Che impressione ne hai tratto?
«Dei Friedkin? Da quello che ho capito vogliono fare le cose sul serio».

Di proposte dal mondo del calcio ne hai ricevute?
«Sì, ma non tali da intrigarmi e da indurmi ad accettarle. Ma una in realtà l'ho accettata. Finalmente una proposta interessante...».

Boom. Spara.
«Dall'editore Gribaudo per Feltrinelli: mi hanno chiesto di raccontare 50 campioni della Roma, un po' come ha fatto anche Demetrio Albertini per il Milan. E ho accettato. Scrivendo di mio pugno 50 ritratti».

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