06/05/2021 08:38
Roma, salvo alcuni, è in festa. E a ragione. Mourinho è ciò di cui la Roma, e forse Roma, aveva bisogno. È un salto di qualità di credibilità e ambizione. Mourinho arriva per stare, non per passare. Credo che l’Italia gli assomigli, caratterialmente, assai più dell’Inghilterra. E forse persino il calcio che insegna è più naturale qui. A Roma si divertirà. La città che lo accoglie è strana e meravigliosa. È generosa, spavalda, divertente, emotiva. È capace di passare dall’entusiasmo alla delusione in un attimo. Esalta e dimentica, con rapidità. Ma ha il cuore grande. Avrà avuto garanzie del rafforzamento di una rosa già competitiva. E la società, che ha dimostrato di sapersi muovere velocemente e riservatamente, credo sia consapevole che un ottimo allenatore non basta per fare una grande squadra. Ma senza fretta e senza alimentare facili illusioni. Credo sia giusto trasmettere l’idea che la scelta di Mou è l’inizio di un progetto pluriennale che spero comporti anche scelte coraggiose. Ad esempio: non c’è dubbio che in questi anni sia stato reciso un legame sentimentale tra la storia della Roma e la società. Il modo non indolore in cui è finita la carriera giallorossa di due bandiere come Totti e De Rossi sta lì a dimostrarlo.
(gasport)