20/06/2021 08:02
Le indicazioni ci sono tutte. José Mourinho, grazie alla famiglia Friedkin, sembra di essere entrato in una sorta di seconda giovinezza. La sensazione è che la chimica fra proprietà e allenatore stia trasformando un programma futuribile in una sorta di desiderio di «instant team», soprattutto se certe operazioni andranno in porto. L’ultima, infatti, riguarda lo svincolato Sergio Ramos, su cui Mourinho sta lavorando. Tutto questo, naturalmente, ipotizzando che la trattativa dell’Everton per Smalling prenda quota e si libera un posto fra i centrali.
Per la porta, l’accordo con Rui Patricio (33 anni) è già stato trovato ed è sempre più vicino quello col Wolverhampton (12 milioni la richiesta, 8 l’offerta). Situazione analoga quella di Xhaka (29 anni), che ha chiesto all’Arsenal di lasciarlo andare alla Roma, pronta ad offrire ai londinesi 15 milioni più bonus.
Il tecnico portoghese ha spiegato così la sua nuova avventura a GQ. «La Roma mi ha voluto fortemente, è stata una cosa istantanea o quasi. La mattina il Tottenham mi ha esonerato e il pomeriggio la Roma mi ha chiamato. I Friedkin mi hanno fatto risentire la passione per il calcio che c’è in Italia e che conosco, specialmente a Roma dove non si vince un trofeo importante da vent’anni. I proprietari statunitensi mi hanno trasmesso il loro entusiasmo per questo nuovo incredibile capitolo professionale della loro vita. Sono stati onesti e mi hanno fatto sentire di nuovo la passione per questo lavoro, hanno riacceso il fuoco in me e mi hanno colpito per come si sono approcciati. Con loro e Pinto c’è stata subito empatia. In passato ho commesso anche io degli errori e ho sbagliato ad accettare alcuni progetti. Sono andato al Manchester United in un momento di transizione, poi al Tottenham, che non ha una storia di successi. Alla Roma ho messo pochissimo a dire di sì e ora mi tufferò in questa missione impossibile. Cioè, che definisco impossibile nel senso che la gente mi guarda considerandomi in un solo modo: un vincente».
(Gasport)