31/07/2021 08:40
CORSPORT - Ha rilasciato un'intervista per il quotidiano sportivo Henrikh Mkhitaryan: tanti i temi trattati dal trequartista armeno, che si è espresso fra le altre cose su questa prima fase di stagione e sull'arrivo a Roma di Josè Mourinho. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni:
Henrikh, come procede il ritiro?
Stiamo lavorando bene, cerchiamo di fare tutto quello che il tecnico ci chiede, lavoriamo su aspetti che nel passato avevamo trascurato.
Su cosa, in particolare?
Beh no, non posso rivelarlo, è un segreto (ride, ndr).
L’arrivo di Mourinho alla Roma ha riportato nell’ambiente la speranza di vincere.
Quando giochiamo una competizione, qualsiasi essa sia, l’obiettivo per me è sempre quello di vincere. Se giochiamo a pallone è un conto, ma io gioco sempre per vincere. Non ho mai giocato per divertirmi e basta. Senza i trofei alla fine della carriera non ti resta niente. Io e miei compagni vogliamo vincere per restare nella storia del club.
Ci ha pensato un po’ prima di convincersi a restare alla Roma.
Non ho avuto dubbi, ma volevo avere la testa fresca per prendere la decisione migliore per me. Avevo avuto delle offerte, in Italia e all’estero, ma la decisione più giusta è stata quella di restare alla Roma.
Con Mourinho il rapporto non era stato facile a Manchester. Vi siete chiariti?
Quello che è successo a Manchester rimane a Manchester. Noi abbiamo parlato da persone mature, tutti e due vogliamo andare per la stessa strada, tutti e due vogliamo vincere qualcosa per la Roma, l’unica cosa che conta quest’anno.
Come ha trovato Mourinho rispetto a quell’anno e mezzo trascorso insieme al Manchester?
È la stessa persona, ma con più voglia di vincere di allora. Un allenatore come lui non molla mai, vuole vincere sempre. Questa caratteristica è innata, non si acquista con il tempo. Mourinho è speciale per questo.
Anche lei in campo non molla mai. Si è visto anche contro il Porto…
Lo dico chiaro: un giocatore, Pepe, non ha fatto un intervento duro, ma è entrato per fare male. Per questo mi sono arrabbiato. Anche se era un’amichevole, era importante per loro ma anche per noi, ci sono stati scontri decisi. Io in campo sono così. Sempre. Voglio vincere anche in allenamento. Una brutta scena, succede, speriamo non succeda più. Per me è finita lì.
Quali sono le favorite per lo scudetto?
Il campionato sarà molto equilibrato, ci sono diverse squadre attrezzate per vincere. È difficile per tutti. Noi abbiamo una buona squadra, sappiamo dove vogliamo arrivare. Senza fare proclami, penso solo alla prossima partita, l’amichevole con il Siviglia. Ma chi punta a vincere lo scudetto deve fare i conti con la Roma. Vogliamo fare cose concrete, non mi piace sognare.
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