13/07/2021 08:25
IL TEMPO - Il ministero dell’Interno ha avviato un approfondimento sulla richiesta del Codacons di commissariare il Comune di Roma dopo l’addio di quattro consiglieri capitolini al M5s che ha fatto cadere formalmente il numero della maggioranza in Assemblea capitolina. Lo riferisce in una nota lo stesso Codacons, riferendosi a una comunicazione ufficiale ricevuta dal dicastero. Nei giorni scorsi il Codacons, appellandosi al D.Lgs. 267/2000, aveva chiesto al ministero dell’Interno e al Prefetto di intervenire disponendo il commissariamento del Comune di Roma, ponendo rimedio alla situazione di grave deterioramento dell’amministrazione comunale conseguente al passaggio dal Movimento 5 stelle al gruppo Misto di quattro consiglieri che ha comportato la presenza, in Assemblea capitolina, di un numero di consiglieri di maggioranza inferiore a quelli dell’opposizione.
All’istanza ha risposto il gabinetto del ministro dell’Interno, guidato da Luciana Lamorgese, informando di aver trasmesso gli atti «per gli approfondimenti di competenza e per diretti contatti» al dipartimento per gli affari interni e territoriali. «Si tratta di un primo passo per valutare la richiesta di commissariamento del Comune, che allo stato attuale sembra non poter operare secondo i principi del buon andamento dell’attività amministrativa locale, con danno per l’intera collettività», commenta il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. E in effetti la Raggi verrà messa alla prova già nelle prossime sedute dell’Assemblea capitolina che in questa settimana appena cominciata si occuperà di rifiuti e della revoca, cruciale, della «pubblica utilità» per l’area di Tor di Valle, ovvero l’addio alla costruzione del nuovo stadio della Roma.
Passato l’assestamento di bilancio, tuttavia, restano davvero pochi gli atti che potrebbero mettere in difficoltà la giunta Raggi, priva della maggioranza in Aula Giulio Cesare. A questo poi va aggiunto che resta probabilmente un mese scarso di lavori. Il consiglio si dovrebbe infatti sciogliere i primi di agosto, qualora confermata la data dell’8 ottobre per le elezioni.