09/07/2021 09:53
IL TEMPO (E. ZOTTI) - Nuovo capitolo della saga Totti-Spalletti, che di questo passo rischia di durare più della guerra di Troia. Alla prima uscita sotto i riflettori da tecnico del Napoli, il toscano ha colto al volo una domanda sulla serie televisiva «Speravo de morì prima» - che tratta delle ultime due stagioni da calciatore dell'ex capitano della Roma - per togliersi più di un sassolino dalla scarpa. A detta di Spalletti al centro della storia, per come viene raccontata, ci sarebbe lui più che la bandiera giallorossa: «Sono felice di aver dato la possibilità a Totti di fare una fiction però posso assicurargli che avrebbe avuto anche i contenuti per farla su di lui».
Sul piccolo schermo Spalletti - interpretato da Gianmarco Tognazzi - viene dipinto come la causa principale dell'addio di Totti al calcio, ricostruzione che il tecnico non ha gradito. L'allenatore ha rincarato la dose parlando dei pochi riscontri che la serie avrebbe ottenuto dopo essere stata trasmessa: «Mi dispiace che non abbia avuto grande successo ricevendo delle critiche, se me lo avessero detto prima io un paio di scene per fare il pieno le avevo, si completava quello che era l'audience. A parte tutto, non voglio sottrarmi a questa questione. Ci sarà spazio anche per le cose meno importanti, adesso quella fondamentale è allenare il Napoli».
Con questi presupposti, per assistere ad un'altra puntata di quella che sembra una telenovela-infinita bisogna aspettare soltanto la «conferenza giusta». Salvo che, nel frattempo, Totti non decida di rispondere.