24/09/2021 10:19
"Al treno delle prime resta attaccata la Roma, in bello stile il primo tempo e con le unghie nella ripresa", così Paolo Condò nel suo editoriale su 'La Repubblica' all'indomani della chiusura del turno infrasettimanale di Serie A, che ha visto la squadra di Mourinho battere di misura l'Udinese. "La Roma somiglia di più al suo nocchiero, ha rimosso quei 45 minuti di Verona, è tornata baldanzosa e imperfetta" il commento di Andrea Sorrentino su 'Il Messaggero'.
Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
IL MESSAGGERO (A. SORRENTINO)
Sarà la passione contro il disagio: domenica nel derby parte favorita la Roma. E' scritto sulla classifica, sui volti dei giocatori e degli allenatori, anche se l'assenza di Pellegrini riequilibra tutto. Ma la Lazio non è la Lazio e questo Sarri non è Sarri. La Roma somiglia di più al suo nocchiero, ha rimosso quei 45 minuti di Verona, è tornata baldanzosa e imperfetta, il tacco di Abraham poi le gambe di marmo nel finale, ma vuole convincersi di valere più di quanto insinui Mourinho.
IL TEMPO (T. CARMELLLINI)
La Roma torna a vincere in campionato dopo il ko di Verona, ma a Mourinho si strozza l’urlo in gola per la perdita di capitan Pellegrini in vista del delicatissimo derby in programma domenica prossima. Il tecnico portoghese, a differenza del collega d’oltre Tevere che ha Torino ha rinunciato a molti titolari, non gioca al risparmio in vista della stracittadina e manda in campo la Roma migliore. Sapeva benissimo, lo Special One, quanto fosse importante ritrovare il passo giusto dopo uno scivolone, per il proseguo del campionato, ritrovarsi e riprendere a correre. [...]
LA REPUBBLICA (P. CONDO')
[...] Al treno delle prime resta attaccata la Roma, in bello stile il primo tempo e con le unghie nella ripresa, quando l’Udinese mette a ferro e a fuoco l’area di Rui Patricio. Siccome era già successo contro Sassuolo e Verona, si amplia l’evidenza del gap tra le due fasi giallorosse. La Roma comunque sta meglio della Lazio, salvatasi a Torino in coda a una prestazione mediocre: nel derby Mourinho parte avanti a Sarri pur essendo privo del suo uomo migliore, Pellegrini.
CORRIERE DELLO SPORT (I. ZAZZARONI)
[...] Mi pongo domande su una squadra che, soffrendo per tutto un tempo, il secondo - e non è una novità - ha battuto l’Udinese e fatto dodici. Cima Spalletti è a soli tre punti.
Ha alcune certezze: Rui Patricio è un portiere di garanzia che gode della fiducia del tecnico e dei compagni; Pellegrini, espulso ingiustamente e presumibilmente fuori domenica, è uno dei tre più forti calciatori italiani del momento e ha ancora notevoli margini di crescita; Veretout, che deve trovare la migliore condizione ma ogni tanto la risolve segnando, non è sostituibile nel ruolo e nei compiti; Mkhitaryan ha una qualità di battuta che pochi altri possiedono e un’autonomia limitata; Karsdorp, Viña, ieri assente, e Calafiori, attendendo il ritorno dell’indispensabile Spinazzola, sono dei “quinti”, per dirla in covercianese, non degli esterni bassi compiuti da linea a 4: attaccano benone, ma difendono male e in un calcio che investe su ampiezza e verticalità costituiscono un elemento di fragilità. Karsdorp, inoltre, non ha un sostituto: Reynolds non è pronto e chissà se mai lo sarà.
E adesso le domande: quanti gol potrà garantire Abraham (anzi, Ebraam, e così si sollazzano i nostri telecronisti) che ha caratteristiche fisiche e tecniche uniche? Cristante avrà la possibilità di respirare o dovrà giocarle tutte? Resto convinto che sia un trequartista, più che un centrale di centrocampo. Mou potrà contare seriamente e a lungo su Smalling? E Zaniolo quando aderirà perfettamente all’immagine di fenomeno che gli abbiamo dipinto addosso? [...]