12/09/2021 08:08
Stasera il cuore dei tifosi si gonfia, l'Olimpico è pieno e davanti c'è una squadra fresca, giovane e antipatica da affrontare, il Sassuolo: non si scherza e la Roma, con Mourinho in testa, dopo le due vittorie di fila, vuole continuare a viaggiare. Lo scudetto ad oggi è un obiettivo sottotraccia, poi c'è Mou è il sogno è libero, l'utopia diventa una parola vuota. Lui è la guida di una squadra incompleta ma con talento. Zaniolo è il portabandiera. Nicolò pensa al Sassuolo e torna indietro a quel Santo Stefano di tre anni fa: lo scavetto, il primo gol in serie A all'Olimpico. «Il club è stato cauto con lui, ha detto ieri lo Special One, non ha forzato i tempi e Nicolò è stato bravo ad aspettare il momento giusto. Doveva andare oltre le cicatrici emozionali che questi infortuni lasciano. Sono contento anche di vedere un nuovo Carles Perez e avere nella stessa posizione due giocatori del genere è fantastico». Non ci sono dubbi nemmeno su Pellegrini, che José continua a coccolare. «Ogni giorno che passa Lorenzo è sempre più vicino a firmare il rinnovo. Per me non c'è storia su questo argomento. Io voglio che resti e anche lui lo vuole». Ora non resta che ritoccare la rosa e bisognerà aspettare gennaio. Intanto qualche buco già sa come tapparlo: alternativa a Karsdorp che non sia Raynolds? «Ibanez: terzino di stabilità, non di spinta».
(Il Messaggero)