Juve e le sue sorelle. “Sulle plusvalenze sistema malato”

30/11/2021 08:33

Ciò che i finanzieri registrano nei tre mesi chiave del calciomercato, svela un mondo che travalica i confini penali per entrare nel campo dei possibili illeciti sportivi. È un «intero sistema che è malato» commentano i pm che presto invieranno tutti gli atti delle indagini alla procura federale della Figc, nella convinzione che siano emersi «numerosi profili» da far tremare numerose altre squadre, non solo la .

L’inchiesta penale ruota intorno a 282 milioni di plusvalenze in tre anni di bilanci . Decisive per blindare le accuse, secondo gli inquirenti, restano le telefonate raccolte da luglio a settembre tra i dirigenti della squadra. Il commento più duro sul sistema che regola i rapporti finanziari nel mondo del calcio - «peggio c’è solo calciopoli» - arriva proprio dalle loro conversazioni ed è citato nella premessa dell’annotazione che la Guardia di finanza ha depositato come principale atto di indagine.

Ieri è stato sentito per tre ore come teste l’amministratore delegato della società bianconera, Maurizio Arrivabene, dai pm Mario Bendoni, Ciro Santoriello e Marco Gianoglio. Prima di lui era stata la volta di Federico Cherubini, oggi comparirà Paolo Morganti, poi toccherà a Stefano Bertola e Marco Re, entrambi ex dirigenti. Non sono stati fissati, invece, gli interrogatori del presidente Andrea Agnelli, di Pavel Nedved e di Fabio Paratici, considerato dagli inquirenti il principale artefice del sistema usato dalla per coprire i debiti milionari.

42 operazioni sospette, il dubbio che siano state falsificate fatture, pagamenti che non corrispondono alle operazioni concluse, mandati e commissioni fittizie agli agenti dei calciatori e una scrittura privata che tutti cercano, «la carta che teoricamente non deve esistere» sui rapporti tra la squadra e Cristiano Ronaldo.

(La Repubblica)