19/11/2021 07:46
IL TEMPO (A. AUSTINI) - La scossa a inizio settimana. Uno di quei rimbrotti che Mourinho riserva praticamente in ogni allenamento ai suoi giocatori. Lunedì è stato il turno di Zaniolo, incitato dal tecnico a spingere di più. C’è bisogno delle sue accelerazioni e dei suoi colpi per dare una svolta al campionato della Roma, che si è inceppata nel precedente ciclo di partite ed è chiamata a reagire domenica sera a Marassi col Genoa. Mourinho vuole tutti sul pezzo, a cominciare da Zaniolo reduce da acciacchi fisici che l’hanno costretto a partire in panchina a Venezia e a rinunciare un’altra volta alla convocazione della nazionale.
La sosta sembra aver risolto i problemi, nessun caso dopo la «scossa» di lunedì, tanto che i due hanno scherzato durante la seduta di ieri. Ora l’allenatore deve trovare una collocazione tattica a Nicolò nel modulo che sembra intenzionato a confermare con tre difensori, due esterni tutta fascia, tre centrocampisti e due punte. Zaniolo può giocare teoricamente in tre posizioni, come intermedio-trequartista, come attaccante d’appoggio ad Abraham o da esterno.
Quest’ultimo ruolo è quello che lo penalizzerebbe di più e stavolta ci sarà bisogno di lui in una zona più centrale di campo. Mourinho è infatti intenzionato a schierare Cristante in difesa, in mezzo a Mancini e Ibañez, col recupero probabile di Pellegrini (ieri si è allenato di nuovo in gruppo) e la sicura conferma di Veretout, resta un posto da riempire nel cuore del campo. In quel caso Zaniolo potrebbe agire da trequartista, col capitano che si «abbasserebbe» di qualche metro.
Pellegrini sente ancora un po’ di fastidio al ginocchio infiammato ma ha dato la sua disponibilità a giocare. L’alternativa è Mkhitaryan trequartista e il nr. 22 giallorosso al fianco di Abraham in attacco. Ma hanno chance di giocare dall’inizio anche Shomurodov e Darboe, che ieri ha firmato il rinnovo di contratto fino al 2026 a circa 500mila euro netti a stagione: annuncio previsto la prossima settimana.
Restano fuori Smalling, Calafiori e Viña, toccherà quindi di nuovo a El Shaarawy presidiare la corsia sinistra. A meno che Mourinho non chieda proprio a Zaniolo di giocare «a tutta fascia». Un’ipotesi che, almeno nell’undici di partenza, sembra difficile. Kumbulla è recuperato ma andrà al massimo in panchina.