17/11/2021 07:43
IL TEMPO (E. ZOTTI) - La Roma fa quadrato. Nella settima che precede la ripresa del campionato, Tiago Pinto fa il punto della situazione partendo da un concetto imprescindibile: l'intesa tra società e allenatore è totale. «Sappiamo che non possiamo creare un instant team come fanno altre squadre, Mourinho non solo ne è consapevole ma è allineato con questo concetto - spiega ai microfoni di Sky Sport - a dimostrarlo è il suo lavoro. Quando un allenatore come lui si dedica a sviluppare un giocatore come Felix, lo fa perché è allineato con questo progetto. Viene nel mio ufficio ogni giorno e discutiamo su temi, sempre in linea con la strategia del club».
Il portoghese ribadisce l'importanza del concetto di tempo all'interno del progetto voluto dai Friedkin e sposato dallo Special One: «La nostra strategia è sempre stata chiara, non abbiamo mai voluto un instant team - prosegue Pinto - è importante ripetere che quando abbiamo preso questo allenatore lo abbiamo fatto con la certezza che la sua esperienza, la sua intelligenza e la sua leadership erano le caratteristiche giuste per sviluppare questo percorso di tre anni, che prevede un cambio di mentalità e una ricostruzione della rosa. Dopo quattro mesi sono certo che Mourinho sia stata la scelta giusta e che diventerà uno degli allenatori più importanti della storia della Roma».
Il tecnico però invoca da settimane interventi mirati per alzare il livello della squadra per colmare il gap con le rose delle 'big'. Si cercherà di fare il possibile per accontentare le richieste di Mou, ma a gennaio non sembrano in programma investimenti folli: «Se ci sarà la possibilità di fare qualcosa per migliorare, di sicuro la faremo. Non possiamo creare delle grandi aspettative perché sappiamo tutti com’è il mercato invernale ma siamo convinti che tutti insieme, come abbiamo fatto in estate, troveremo le soluzioni giuste per mantenere un approccio sostenibile e allo stesso tempo migliorare la squadra». Pinto non fa una grinza neanche davanti al problema degli esuberi: «Per me nessuno è fuori dal progetto. Se lavoriamo tutti insieme sotto la guida di Mourinho nei prossimi trenta giorni, nessuno perderà valore».
Linea soft invece quando si tratta di tornare sugli errori arbitrali: «È sfortuna. Io voglio sempre rispettare tutti e il ruolo degli arbitri è sempre molto difficile, lo so, ma devo dire che, senza cercare scuse, la Roma è stata molto sfortunata con gli arbitri nell’ultimo mese». Nonostante la direzione di Aureliano contro il Venezia sia costata punti preziosi, la società ha preferito non gettare altra benzina sul fuoco.