21/12/2021 08:19
Non si placano le polemiche, anzi si alimentano giornata dopo giornata. Sono due i "fuorigioco attivi" che hanno portato all'annullamento delle reti in Atalanta-Roma e Milan-Napoli. Tante opinioni, ma pochi hanno analizzato il regolamento, nella regola 11. Il presidente dell'Aia Trentalange ha parlato alla "Politica nel Pallone" e ha promosso sia Irrati sia Massa, bacchettando solo Nasca per non aver richiamato l'arbitro del match tra Atalanta e Roma, che è però solo un difetto di forma e non di sostanza, perché la mano del difensore nerazzurro ha reso la sua posizione attiva: "Compiere atti o gesti che hanno un’evidente influenza sulla capacità di un avversario di giocare liberamente il pallone", dice il regolamento. Corretta invece la procedura nel match di San Siro, con l'on field review tra Di Paolo e Massara: Giroud è in fuorigioco in quanto il francese ha condizionato la capacità di Jesus di giocare il pallone. Se nel giudicare la regola del fuorigioco entrassero in gioco le interpretazioni, come chiesto da Gasperini e Pioli, si rischierebbe di entrare nel vortice pericoloso in cui è finito il fallo di mano. Trentalange ha detto che "il continuo cambio delle regole non aiuta" e che gli arbitri "non hanno piacere di avere tantissimi spazi interpretativi e continui cambiamenti. La Var, che è uno strumento di giustizia, evita gli errori e di questo gli arbitri sono contenti".
(Il Messaggero)