03/12/2021 10:18
La Procura di Torino prosegue le indagini sul caso delle plusvalenze realizzate dalla Juventus. Ieri è stato interrogato per tre ore e mezza Giovanni Manna, dirigente responsabile della squadra Under 23. Non è tra i sei indagati dell'inchiesta "Prisma" ma è stato sentito come persona informata dei fatti, al pari dell'Head of Football Operations Paolo Morganti, nella sostanza il segretario del club, e soprattutto Federico Cherubini, attuale responsabile dell'area sportiva della Juventus.
A Manna è stato chiesto di ricostruire le operazioni di compravendita dei giovani inseriti tra le 42 operazioni su cui indaga la Covisoc, un elenco che in gran parte rappresenta anche l'oggetto di indagine della Procura di Torino. Dalle prime indiscrezioni, le sue risposte non hanno portato particolari nuovi elementi all'inchiesta. Non ci sono novità e nemmeno certezze sulle "chiamate" più attese, quelle relative al presidente Andrea Agnelli, al vice presidente Pavel Nedved e all'ex capo dell'area sportiva Fabio Paratici: quantomeno, sono rinviate. Sicuramente invece gli inquirenti continuano a cercare informazioni sulla «famosa carta che non deve esistere teoricamente» di cui si parla in un'intercettazione: l'ipotetico accordo privato con Cristiano Ronaldo che ancora non è stato materialmente trovato.
La carta, secondo le ipotesi più qualificate, farebbe riferimento a un'intesa con CR7 sulle mensilità posticipate oppure a una possibile patto su una buonuscita siglato nell'estate 2021, nel giorni del passaggio allo United. In queste ore si ipotizza che, per chiarire la questione, dopo Natale possa essere chiamato a Torino anche Jorge Mendes, l'agente di CR7.
(Gasport)