23/12/2021 07:58
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Come buttare via un’occasione d’oro. La Roma non riesce a dar seguito all’impresa di Bergamo e fallisce la possibilità di accorciare ulteriormente la distanza dall’Atalanta quarta. All’Olimpico il 2021 giallorosso si chiude con tanta amarezza e un pareggio - solo il secondo in tutto il girone d’andata - contro la modesta ma ordinata Sampdoria. Il risultato fa ancora più male considerato che Shomurodov è riuscito a sbloccare al 72’ una gara che si era fatta complicata. Ma otto minuti dopo una dormita imperdonabile su un corner doriano porta al gol di Gabbiadini, tenuto in gioco proprio da Shomurodov. La Sampdoria, irritante nel suo atteggiamento ostruzionistico tenuto per tutto il match, non ha però rubato nulla. È la Roma ad aver fatto davvero troppo poco, probabilmente per l’incapacità di dimostrarsi all’altezza della nuova aspettativa da Champions creata dal blitz di Bergamo. E invece i giallorossi passano il Natale al sesto posto, a pari merito con la Fiorentina, appena un punto sopra la Lazio e con la prospettiva di iniziare il girone di ritorno col doppio scontro diretto a San Siro col Milan e in casa con la Juventus. Non può bastare come alibi l’infortunio di Abraham che gioca gran parte del primo tempo condizionato da un colpo subìto dietro la caviglia e poi è costretto a chiedere il cambio subito dopo l’inizio della ripresa. Paradossalmente Mourinho, dopo aver tremato per il palo di Candreva, ha trovato nuova linfa dai cambi in attacco, prima con Felix e poi con Shomurodov che segna un gol di «tigna», più El Shaarawy chiamato a spingere a sinistra più di quanto non abbia fatto Viña. Ma aparte qualche sprazzo di Mkhitaryan e Zaniolo, i giallorossi hanno giocato una gara sotto tono, iniziando a pressare troppo tardi una Sampdoria ben felice che il risultato non si fosse sbloccato. L’assalto finale è stato vano, l’Olimpico di nuovo sold out è rimasto deluso ma senza fischiare, il bilancio del girone d’andata è nel complesso deludente. Mourinho finora ha fatto peggio dei due campionati di Fonseca (al giro di boa 32 punti contro i 37 più il punto tolto a Verona l’anno scorso e i 35 di due stagioni fa), ha vinto appena due delle ultime sei gare di campionato in casa e vede molto lunga la strada per competere davvero con le grandi. Quest’anno non ci sono obiettivi, lo ha detto proprio il portoghese, ma da una Roma che ha preso un allenatore top e ha speso quasi cento milioni sul mercato è lecito attendersi molto di più.