21/12/2021 07:46
CORRIERE DELLO SPORT - L'ex arbitro Tiziano Pieri, oggi opinionista Rai, ha rilasciato un'intervista al quotidiano sportivo, nella quale si è soffermato sugli episodi di Atalanta-Roma e Milan-Napoli. Le sue parole sui gol annullati nei due match dell'ultimo weekend di Serie A:
"Per chi ha studiato il regolamento, per chi lo ha applicato in campo come è capitato a me, per chi continua a studiarlo come gli addetti ai lavori, quello di Milano - sia pure sui generis - è un caso abbastanza semplice da leggere".
Come fa ad essere punibile un giocatore (Giroud) che è a terra e si trova sopra un avversario?
"Semplice, limita la capacità di giocare il pallone del difendente, anche solo per la presenza".
Ma il fuorigioco "psicologico" non esiste, come la mettiamo?
"Non c'entra la psicologia, ma la pratica. Juan Jesus è costretto a giocarla in un solo modo, avendo l'uomo addosso. Avversario che si chiama Giroud fra l'altro, ma comunque la sua capacità, la sua libertà di gioco è limitata. Fosse stato da solo avrebbe potuto toccarla e mandarla in angolo, provare a calciarla lontano, magari rialzarsi e giocarla. Con un avversario attaccato come si fa? Ecco l'interferenza".
Era successo lo stesso anche sabato a Bergamo.
"Palomino tocca Cristante, gli mette pressione, è più semplice, che poi la tocchi Cristante non significa nulla. A Bergamo l'unico errore è procedurale, Nasca non è stato attento".
Due decisioni uguali in poco più di 24 ore...
"Bravissimi gli arbitri perché il messaggio che passa è quello dell'uniformità. Se c'è, al di là di pareri magari differenti, gli arbitri decidono allo stesso modo, la regola è uguale per tutti. Poi magari bisogna cambiare le regole, se non vanno bene, ma non spetta agli arbitri, bensì all'Ifab".