03/01/2022 08:10
Il 2022 di Mourinho è iniziato con una separazione. Meglio, un esonero: perché così va catalogato l’addio di Joao Sacramento alla Roma, nel senso che si è trattata di una decisione unilaterale. Da qualche tempo i rapporti si erano deteriorati, ma soprattutto era il rapporto con i giocatori a non funzionare. Condizione che era già emersa a Londra: anche ai tempi del Tottenham si era dimostrato impopolare tra i calciatori. La fiducia che Sacramento aveva meritato grazie alle sue capacità analitiche si è esaurita nei mesi romani.
E non da ieri: erano già tre settimane che il tecnico aveva deciso l’avvicendamento, iniziando a fare colloqui. Il profilo di Salvatore Foti, il suo nuovo vice, era stato segnalato da un amico di José che lo aveva conosciuto nella Samp di Giampaolo. Il preparatore Rapetti ha confermato le buone referenze. L’esperienza di Serie A (con Samp e Milan) e il fatto che fosse italiano hanno convinto Mourinho.
Trigoria però ha problemi più urgenti da affrontare e riguardano la presenza di un calciatore no vax nell’organico. La Federcalcio da giorni ha aperto un tavolo di confronto col governo sull’obbligo vaccinale per tutti i lavoratori che scatterà dal 10 gennaio, ma il governo non ha mostrato alcuna intenzione a fornire aperture sul tema. Tra mercoledì e giovedì la questione si chiuderà: a quel punto i giocatori in questione potranno scegliere fra due strade. Fare un passo indietro e vaccinarsi, oppure chiedere di essere messi sul mercato.
(La Repubblica)