14/02/2022 08:31
Quella che ha pareggiato contro il Sassuolo è stata una Roma triste, con poche idee, che ha strappato un solo punto. La reazione attesa dopo la Coppa Italia non c'è stata: poco gioco, prestazione modesta e classifica sempre più anonima. Dopo il gol di Cristante si è visto un barlume di vera Roma, che gioca con grinta e carattere. Il centrocampista ha evitato un altro disastro, mettendo a posto un risultato triste. La posizione in classifica resta deprimente.
Nel finale c'è stato un assalto di pancia più che con la testa e la tecnica. La Roma con il passare dei mesi si è persa per strada, ha smarrito la convinzione e ha perso entusiasmo. La squadra giallorossa ha trovato la via dell'anonimato, la condizione peggiore per un vincente come Mourinho e una società che ha investito, ma forse male. L'anonimato distrugge, frena gli stimoli e da qui alla fine la Roma rischia di galleggiare a metà classifica. Prima si puntava l'Atalanta, ora c'è da fare attenzione al Verona di Tudor. Qualcosa non torna e buona parte dei motivi li conosciamo: rosa non all'altezza e alcuni elementi privi di personalità. Il gruppo è unito, ha detto Mourinho, ma in campo la squadra arranca. La Roma vuole portare a termine il campionato nel migliore dei modi, perché corsa all'Europa non va abbandonata. Il tecnico deve lavorare sulle amnesie viste ieri, che ricordano quelle viste contro Sassuolo e Venezia. Prestazioni che devono essere eccezione e non la regola.
(messaggero)