10/02/2022 09:18
IL TEMPO (F. CICCIARELLI) - I soldi non fanno la felicità, almeno nel calcio. Può essere riassunto così l’ultimo rapporto del Football Observatory del Cies, il centro studi indipendente sullo sport creato da Fifa e Università di Neuchâtel, che ha messo a confronto le spese dei 98 club di massima serie di Italia, Francia, Germania, Inghilterra e Spagna dalla stagione 2012/13. La Serie A è seconda per spese solo alla Premier League, in cui solo il Brentford è in positivo, con Juventus e Milan (6ª e 7ª) presenti nella top 10 del saldo negativo tra entrate uscite, dominata dalle due squadre di Manchester: lo United batte il City in una stracittadina che mette insieme oltre 2 miliardi di euro di passività, ma un 6 a 14 in favore dei Citizens nel conto dei trofei. Non la Champions League, ossessione della squadra di Guardiola conquistata da due sole squadre (Chelsea e Barcellona) tra le dieci con il disavanzo maggiore, in cui non figurano il poker del Real Madrid, la doppietta del Bayern Monaco e il successo del Liverpool. L’indagine incrocia tutti i dati disponibili, ufficiali e non, includendo anche eventuali bonus nel complesso, commissioni e percentuali di futura rivendita. Sono 52 su 98 i club virtuosi: comanda il Lille con un «attivo» di 349 milioni davanti al Lione e al terzetto italiano Genoa, Udinese e Atalanta, con l’Empoli a chiudere la top 10.
Complessivamente la Serie A somma un saldo negativo di -1127 milioni e 12 squadre con il segno meno, la Juventus comanda le classifiche di entrate ed uscite. Nella Capitale il derby segna il solco tra i 314 milioni spesi dalla Lazio, che chiude a -57 nel saldo complessivo, contro i 1002 della Roma a fronte del -128 nella differenza tra entrate e uscite. Nel periodo osservato i biancocelesti hanno anche conquistato per 2 volte sia la Coppa Italia che la Supercoppa Italiana, di contro i giallorossi hanno chiuso il campionato davanti per 7 volte su 9 partecipando per 5 volte alla Champions League, raggiungendo due semifinali europee (Champions League nel 2017/18 ed Europa League nel 2020/21). Intanto la sessione di mercato appena conclusa ha sancito un ritorno verso la normalità delle compravendite. Lo ha svelato l’analisi della Fifa sulla piattaforma dei trasferimenti TMS, rilevando un aumento del 28% dei movimenti nel calcio maschile (3534 complessivi) rispetto allo scorso anno e un’impennata del 74,7% riguardo l’esborso totale, pari a 1,03 miliardi di dollari.