Passato e polemiche: Mou sfida l'Inter per sedurre la Roma

07/02/2022 07:40

Era il 9 maggio 2010 e i nerazzurri, freschi del successo in Coppa Italia contro la Roma, battevano il Chievo per 4-3. Per José Mourinho è stata l’ultima volta in Serie A sulla panchina dell', sono passati 4292 giorni. Già alla vigilia della sfida col Milan del 6 gennaio una delegazione della Curva Nord nerazzurra incontrò l’allenatore portoghese per consegnargli una targa che recitava: «A mister José Mourinho. La tua carriera lavorativa ti potrà portare ovunque, ma sei e resterai sempre uno di noi». Ma se i nerazzurri hanno modeste chance di vincere in e, da sabato, pane duro da masticare in campionato, i giallorossi possono contare su una più agevole Conference League, ma anche temere l’ardua salita nella rincorsa ai primi 4 posti della Serie A. Morale: la Coppa è difficile da snobbare. Non è un caso che la comunicazione forte scelta da Mourinho tenda a evidenziare due fattori: la differenza di qualità tra la Roma e le big, e il diverso trattamento arbitrale riservato, a suo dire, al club di Trigoria. «Siamo piccoli», ha ribadito lo Special One dopo il pari col . Al netto degli arbitraggi, però,  c’è chi pensa come la Roma debba crescere nel gioco. Non è un caso che la squadra abbia appena l’8° attacco e la 6a difesa del campionato, senza contare che i giallorossi hanno gli stessi punti della prima stagione di Fonseca e ben 5 in meno della seconda, pur con una rosa che ha quasi una ventina di nazionali.

(gasport)