Zaniolo-Roma sarà coma Zidane-Juve e Ibra-Inter? Dalle grandi cessioni spesso nascono i grandi successi

02/02/2022 07:52

La frase di Tiago Pinto su Nicolò Zaniolo («Posso garantire che giocherà con noi l’anno prossimo? No, non posso») ha avuto infatti un effetto scioccante: troppo sincera per poterla, diciamo così, registrare e - freddamente - analizzare.  Ma perché non ha detto che non lo cederà mai? Vuoi vedere che, segretamente, la Roma lo sta già trattando? Va tutto bene e ogni interpretazione, nella letteratura del calcio, è ammissibile. Ma non sarà, banalmente, che Tiago Pinto ha detto una cosa addirittura scontata? Il giocatore e la Roma nei prossimi mesi, forse nei prossimi giorni, cominceranno a capire e (questo però non è detto) a capirsi. Che cosa offrirà il club? Quanto chiederà il calciatore? Che ruolo nella partita giocherà José Mourinho? Sono troppi gli interrogativi per poter anticipare il futuro. E se Zaniolo, come molti tifosi giustamente si augurano, firmerà il nuovo accordo, Mourinho potrà continuare a contare su un potenziale campione. Ma se Zaniolo e il club non troveranno un punto d’intesa, tutti - diciamolo in maniera un po’ brusca - potranno trovare una loro soddisfazione. Perché il calcio insegna una cosa: certe cessioni fanno sempre soffrire, un po’ meno però. Nel 1999 successe alla Lazio di cedere il suo centravanti, il suo alfiere: sembrava che la partenza di Bobo Vieri, per 90 miliardi, dovesse rappresentare un confine. Dall’ invece sbarcò Diego Simeone, e con il “conguaglio” arrivarono anche Nestor Sensini e Sebastian Veron. Fatto sta che lo scudetto fu biancoceleste. Nel 2001 fece scalpore, impressione, l’addio di Zinedine Zidane alla , clamorosamente smentito fino al giorno prima. Solo che con quei soldi arrivarono in bianconero Gigi Buffon, Lilian Thuram e Pavel Nedved. Nel 2009, ma gli esempi potrebbero essere ancora moltissimi, l’ - allenata proprio da Mourinho - fece partire Zlatan Ibrahimovic per .

(gasport)