21/03/2022 08:14
IL TEMPO (F. BIAFORA) - Meglio di due mostri sacri come Batistuta e Montella. Abraham mette la sua firma sul derby e con una doppietta da killer dell’area di rigore diventa il miglior centravanti della storia della Roma nella stagione d’esordio. Probabilmente neanche lui si aspettava di fare così tanto bene a livello personale in quelle calde ore d’agosto in cui ha riflettuto attentamente sulla proposta di Pinto e Mourinho, che hanno fatto di tutto per convincerlo a trasferirsi. E alla fine hanno avuto ragione. Con altre otto partite di campionato da disputare, più almeno altre due di Conference League, Abraham ha tutte le carte in regola per puntare a quota 30, ma è il momento di pensare al presente e alla gioia incontenibile: «Non ho parole, non avrei potuto chiedere una giornata migliore. È merito dei compagni, dei tifosi e del mister. Mi hanno fatto sentire a casa dal primo giorno, quando tutti sono uniti e si crede in quello che si fa si ottengono i risultati. La Roma ha investito tanto su di me, perciò devo ripagarla». C’è anche spazio per un pizzico di amaro in bocca: «Sono ancora deluso per quel gol mancato e sarebbe stata tripletta, di solito da lì non sbaglio. Ma due reti, una vittoria non posso lamentarmi… ». Certamente nessun tifoso potrà farlo: tra gol e atteggiamenti positivi Abraham ha già fatto breccia nei cuori giallorossi.