16/03/2022 07:17
In questa epoca in cui tutti parlano e raccontano, in cui ci siamo abituati ai social che trasportano e amplificano il pensiero e l’opinione di chiunque, c’è una sola categoria che rimane silenziosa. Gli arbitri. Tacciono, o gli viene impedito di parlare, e il minimo che si possa dire è che nel 2022 questo aspetto è anacronistico. Domenica scorsa è stato commesso un errore ai danni del Torino che è subito apparso grossolano e... inspiegabile. (...) Nei giorni seguenti tutto è stato ricostruito, gli autori del pasticcio verranno sospesi, le notizie sono uscite da quel castello circondato dal silenzio che è la roccaforte arbitrale, ma nessuna dichiarazione ufficiale è stata rilasciata. È una storia che non è mai cambiata nel tempo (...) Non è che venga richiesto l’esercizio delle scuse, ma per cancellare sospetti che crescono nell’ombra forse basterebbe qualche parola che aiuti a fare luce. (...) Ci era stato detto che gli arbitri avrebbero inaugurato una nuova era di apertura. Non è successo. Sappiamo che i primi a dispiacersi degli errori sono proprio loro. Perché allora non possono essere messi nelle condizioni di spiegarsi? (...)
(Gazzetta dello Sport - M. Dore)