31/03/2022 10:04
LEGGO (F. BALZANI) - È stato escluso nella partita più importante ed è stato sostituito a fine primo tempo nella più inutile. Meno male che Zaniolo doveva risollevarsi il morale in Nazionale dopo la bocciatura di Mourinho nel derby. Il numero 22 ha steccato anche in azzurro ed è tornato ieri a Roma col morale a terra e con un futuro nebuloso.
Dopo la tribuna con la Macedonia ha avuto la prima chance di rilancio con la Turchia ma a referto può mettere solo un giallo e la sparata pubblica di Mancini: «Nicolò deve imparare a giocare con gli altri. Poi la forza e la qualità per arrivare al gol le sfrutta dopo». Una critica ricorrente che già gli avevano riservato altri allenatori. Tra cui Fonseca. «Zaniolo deve fare di più per aiutare la squadra. Deve capire che deve lavorare per il gruppo», disse dopo un Roma-Verona. Stessa solfa da Di Biagio («Deve imparare la fase difensiva») e Ranieri. Anche alcuni compagni glielo hanno fatto notare. Un limite caratteriale ma non va dimenticato il doppio crack alle ginocchia.
A 23 anni certi limiti si possono superare. Lo spera Mou che però non sembra intenzionato a ridargli la maglia da titolare contro lo Samp. Ora sta a Nicolò sfruttare ogni chance come non ha fatto in questa stagione evitando anche comportamenti extracampo poco graditi. Un consiglio che Totti gli aveva dato un anno fa: «Crescendo si matura: deve farlo dal punto di vista caratteriale e professionale. Quello che accade fuori dal campo viene davanti a tutto». I numeri di quest'anno sono deprimenti: due gol e un assist. Una situazione che sta facendo riflettere anche la Juve. Le sue qualità non sono messe in dubbio. Lo è il prezzo stabilito dalla Roma: 60 milioni. A Trigoria hanno rimandato il rinnovo consapevoli che al momento non può guadagnare quanto Abraham.
In attesa di recuperare il vero Zaniolo la Roma sta per godersi il ritorno di Spinazzola. Il terzino oggi sarà in Finlandia per l'ultimo via libera che dovrebbe portarlo in panchina già contro la Salernitana il 10 aprile.