12/04/2022 07:16
LEGGO (F. BALZANI) - Roma-Bodo come un derby. La lunga sfida con i norvegesi, che giovedì vivrà l'epilogo all'Olimpico, continua a regalare sorprese e ad alimentare tensioni. L'Uefa ieri ha reso note le prime decisioni con la squalifica provvisoria (per il ritorno) del preparatore dei portieri Nuno Santos e del tecnico del Bodo Knutsen. Un provvedimento, fa sapere l'organo di governo del calcio europeo, in attesa della decisione definitiva sul concitato dopo gara di giovedì scorso. Il Bodo non ci sta: «Siamo sorpresi e scioccati dalla decisione della Uefa. Faremo ricorso e ci lavoreremo per tutta la serata».
Proprio in quel momento lo stesso Knutsen gettava benzina sul fuoco: «Loro sono disposti a fare qualunque cosa per ottenere risultati. Il modo di lavorare è così lontano da ciò che rappresento io come leader. Sono solido come una roccia rispetto a Mourinho e Santos. Avrei potuto incontrarli ovunque, in qualsiasi momento. Nessun problema».
Poi la notizia a sorpresa: la Lazio da oggi ospiterà il Bodo a Formello. I norvegesi - che alloggeranno al A.Roma Lifestyle di Villa Pamphili - hanno chiesto di allenarsi sul campo d'erba trovando piena disponibilità del club biancoceleste. A fare da cornice giovedì un Olimpico sold out, è la prima volta da quando la capienza è tornata al 100%. Mou potrà contare sul ritorno di Pellegrini e su una panchina d'oro. Agitata? Può darsi, ma in alcuni casi è proprio quello uno dei segreti del successo. Chiedete a Simeone o Conte. Non ditelo all'(ex) laziale Sabatini che in campo preferisce modi edulcorati ignorando una frase del suo Hemingway: «L'uomo non è fatto per la sconfitta». Quella che la Roma ha evitato domenica contro la Salernitana grazie proprio a quella panchina. Non tanto per i modi un po' rudi di Foti o Santos, ma per gli ingressi di Carles Perez e Zalewski. Non è la prima volta che le intuizioni di Mou portano punti preziosi. Da inizio stagione sono 9 quelli conquistati coi subentrati. Nessuno in Serie A ha fatto meglio.