28/04/2022 07:20
LEGGO (F. BALZANI) - Conquistare la Britannia e avvicinarsi alla finale di Tirana, un obiettivo europeo che manca da 32 anni. Stasera a Leicester la Roma gioca la partita fin qui più importante della stagione e dovrà sfatare il tabù inglesi visto che non passa il turno da queste parti dal 1999. E' un ritorno a casa per molti, soprattutto per Mourinho e Abraham che conoscono bene la Premier e potranno contare sul sostegno di quasi 2000 tifosi romanisti per fare bella figura nella semifinale d'andata di Conference. Mou è emozionato ma non ha paura: "Devo ammettere che nella mia lunga carriera questa battaglia è unica nel suo genere. Sono arrivato tante volte in semifinale, in questi casi non ci sono favoriti. Tutti hanno le stesse possibilità. Noi non abbiamo paura del Leicester, vogliamo la finale e la meritiamo anche se affrontiamo una grande squadra che non deve pensare al campionato ormai. Questa è la nostra competizione non la loro, abbiamo giocato 13 partite per arrivare fin qui pagando anche dei punti in campionato per questo. Visto la Fiorentina? Se ne gioca 4 in 10 giorni perde. Io ho vinto molto in Inghilterra, ma lo scudetto di Ranieri al Leicester è un qualcosa di unico. Anche ora loro hanno un grande allenatore, con lui mi sono divertito tanto".
E' un ritorno in Inghilterra anche per Abraham: "Non ho mai segnato al Leicester, è l'occasione perfetta. Con Zaniolo mi sento più libero in campo". L'unico dubbio riguarda proprio la posizione di Nicolò: al fianco di Tammy o qualche metro dietro. In questo ultimo caso giocherebbe Oliveira a centrocampo. Sulla trequarti sicura presenza di Pellegrini, per lui terza semifinale europea. Mai nessuno nella storia della Roma c'era riuscito. Nel Leicester la certezza Maddison e il dubbio Vardy. "Non giocherà 90 minuti - dice il tecnico Rodgers -. Mourinho? Ha l'X-Factor, provo tanta stima per lui". Probabile formazione: Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Mkhitaryan, Zalewski; Pellegrini; Zaniolo, Abraham.