16/04/2022 09:37
CORSPORT - La Roma affronterà il Leicester in semifinale di Conference League e per l'occasione torna a parlare un doppio ex della sfida del prossimo 28 aprile. Claudio Ranieri ha rilasciato un'intervista al quotidiano sportivo in cui commenta il momento della formazione giallorossa. Questo un estratto:
Se l’aspettava Roma e Leicester in semifinale?
«Speravo nella Roma, ero convinto che potesse farcela».
Ma lei in semifinale per chi tifa?
«Non c’è neanche bisogno di dirlo. La Roma è la squadra per la quale tifo da quando ero bambino. Il Leicester è legato a un grande risultato professionale ed è sempre nei miei pensieri».
Mourinho ha trovato la formula giusta.
«José sa far rendere al massimo i giocatori sui quali punta. Riesce a portarli dalla sua parte, come i tifosi. Giovedì sera è stato uno spettacolo emozionante. Grazie a lui c’è stata quella cornice di pubblico. Riesce a compattare la squadra, credendo nei giocatori che fanno al caso suo, quelli che sono adatti per il suo calcio. Poi ci sono quei 3/4 che sono intercambiabili. Parla chiaro, tiene tutti sulla corda. I risultati sono dalla sua parte. Si vede che la squadra ha sicurezza, con la qualità sorprende gli avversari».
Zaniolo lei lo ha allenato prima degli infortuni, anche allora andava gestito.
«E’ un giocatore decisivo, lo abbiamo visto contro il Bodo. E’ un attaccante che deve trovare la palla nello spazio, ha una qualità e una forza impressionanti, anche se qualche volta potrebbe passarla un po’ di più quando si trova al limite dell’area. Ma quando ha la porta davanti è difficile che sbagli. Zaniolo è quello che abbiamo visto giovedì sera. Mourinho sa gestirlo, con quello che ha passato non può giocare sempre. E’ importante che il ragazzo senta la fiducia di tutti, allenatore, compagni, società e tifosi».
Pellegrini è cresciuto molto, adesso è il capitano.
«E’ il degno capitano, un giocatore squisito, con grande qualità. Un bravissimo ragazzo, un uomo eccezionale, leale. E sono contento anche per Cristante».
Un giocatore considerato gregario che ogni allenatore vorrebbe avere.
«E’ una pietra miliare in qualsiasi squadra».
I tifosi della Roma che saranno determinanti per andare in finale li conosce bene. L’hanno fatta piangere dall’emozione.
«Mi è rimasto il grande affetto della gente. Quella sera non me l’aspettavo, mi hanno preso alla sprovvista, era la festa di De Rossi e sono riusciti a farmi commuovere».
Totti e De Rossi fuori dalla Roma. Che ne pensa?
«Daniele ha scelto la strada dell’allenatore e fuori dalla Roma deve starci per fare esperienza e poi magari rientrare. Leggo che Francesco vorrebbe rendersi utile, ma può farlo solo se gli fanno fare quello che sa fare. Il calcio lo conosce bene».
Fu lui a chiamarla per tornare sulla panchina della Roma.
«Sì, la telefonata fu la sua. Mi convinse e poi ci incontrammo a Trigoria».