28/04/2022 07:55
IL TEMPO (E. ZOTTI) – Nessun vantaggio per gli avversari. Sarà forse per il passato trascorso insieme a Mourinho o per la posta in palio, ma anche Brendan Rodgers prova a confondere le acque in vista dell'andata della semifinale. Il tecnico del Leicester non si sbilancia sulle condizioni di Jamie Vardy, recuperato per il big match di stasera ma non ancora al 100%: «Vardy sarà convocato ma non so ancora quanto potrà giocare – spiega Rodgers - è chiaramente un top player e averlo a disposizione è un vantaggio per noi, ma non ha ancora i 90' nelle gambe. Se non dovesse farcela giocherà qualcun altro». In realtà nelle ultime ore sono arrivati segnali confortanti dall'infermeria delle Foxes e, a meno di complicazioni, Vardy dovrebbe scendere in campo dall'inizio nel tridente insieme a Barnes e Albrighton. Per Rodgers si tratta della prima semifinale europea in carriera. Di fronte si troverà lo Special One, mentore dell'inglese ai tempi del Chelsea: «Il livello della competizione è alto, basta leggere i nomi delle quattro semifinaliste per capirlo. Quando ripenso ai tecnici con cui ho lavorato, credo davvero che Mourinho sia uno dei più grandi della nostra era. Nel 2004 era il ciò che tutti gli allenatori volevano essere. Provo profonda ammirazione per lui, anche se ci siamo allontanati quando sono diventato allenatore». A impensierire l'inglese non è solo la presenza di Mou in panchina ma soprattutto quella di Abraham in campo: «Credo che quella di trasferirsi in Italia sia stata la decisione giusta per lui, basta guardare i suoi numeri. Oltre ad essere uno dei talenti emergenti sul panorama europeo conosce bene il calcio inglese». Il numero 9 giallorosso non ha mai segnato contro il Leicester, quale miglior occasione di una semifinale?