29/04/2022 07:15
LEGGO (F. BALZANI) - E' la Roma del coraggio di Zalewski, ma pure quella dell'esperienza di Smalling. E' una Roma che dopo ieri continua a sognare la finale di Conference. Non riesce ancora a vincere in Inghilterra, ma questo ora interessa il giusto. Il pareggio di ieri a Leicester vale tanto in vista del ritorno del 5 maggio all'Olimpico e dimostra la crescita di maturità di una squadra che ha saputo soffrire e provare anche l'impresa nel finale. La squadra di Mourinho si è portata in vantaggio con Pellegrini su un'idea geniale di Zalewski, intuizione altrettanto geniale di Mourinho in questa stagione. Fino a quel momento c'era stato solo il Leicester in campo, e anche dopo il gol romanista i ragazzi di Rodgers hanno ripreso il campo con un ritmo all'inglese che non ha comunque fatto abbassare lo sguardo alla Roma guidata da un gigantesco Smalling. La Roma ha sofferto, ma non ha subito molto fino alla ripresa. L'ingresso di Barnes, lo spostamento di Lookman ma soprattutto l'uscita dal campo per infortunio di Mkhitaryan hanno messo in difficoltà i giallorossi e al 67' è arrivato l'autogol sfortunato di Mancini. Nel finale ci hanno pensato i portieri: prima Rui Patricio su Inehaco, poi Schmeichel junior ha spezzato l'urlo in gola ad Oliveira. Mou e Rodgers a fine partita si sono scambiati vino e battute. «Questa partita 6 mesi fa l'avremmo persa. Abbiamo avuto il coraggio di giocare pressando alto, due a due con Zaniolo e Abraham, poi quando non hai la palla è impossibile resistere ancora così. Abbiamo preso un gol che potevamo evitare. Ma è un risultato accettabile. Ora sarà una finale da giocare non a Tirana, ma a Roma. I tifosi avrebbero firmato per un pareggio. Io non sorrido, perché capisco che anche con 70mila persone allo stadio e tanto altri fuori sarà difficile al ritorno. Dobbiamo pure pensare al Bologna, loro non devono pensare al campionato», le parole dello Special One.
«Ma siamo ottimisti, avremo uno stadio pieno con noi», sorride invece Pellegrini che da ieri è il primo giocatore romanista ad aver giocato tre semifinali europee. Nell'altra sfida delle semifinali il Feyenoord ha sconfitto 3-2 il Marsiglia degli ex Under e Gerson.