Zaniolo e Cristante: Mourinho torna all’antico e attacca la stampa

04/04/2022 07:23

Il “rumore dei nemici”, lo chiamava una volta, quando le polemiche erano le onde su cui surfava verso scudetti e coppe. A Roma ha impiegato un po’ per trovarne. Ma adesso José Mourinho ha deciso chi debba essere il nemico contro cui fare fronte. “A Roma è dura“. Il motivo sono le domande che riceve, e che si aspetta al punto da indovinarle. Quelle su Zaniolo, ad esempio: tutta la città sa che il rapporto tra i due s’è incrinato, ma averne dovuto parlare lo ha infastidito. “A Roma invece di parlare di questo ragazzino, Zalewski, che è arrivato qui a 9 anni e sta giocando, invece di parlare di Bove che gioca ed è arrivato alla Roma che aveva dieci anni, si parla solo di ciò che è negativo. È dura“. L' impressione è che più cresca il livello competitivo della sua squadra, maggiore sia l’agonismo del guru portoghese in sala stampa: che si alimenti di una conflittualità anche mediatica per sostenere i propri risultati sportivi.  E lasciato intendere di leggere i giornali. Sfrutta la prima domanda su Cristante – probabilmente il migliore, a Genova – per riprendere la sua tavola e affrontare l’onda: “Tu Ciro mi parli di Cristante – dice all’amico Ciro Ferrara – ma non sai che a Roma dicono che sia un giocatore che io non voglio, che non piace all’allenatore, alla società, e che il prossimo anno andrà via perché secondo la stampa di Roma non ha qualità“. Ha ripristinato anche il più classico dei cliché: “A Roma se vinci vai in paradiso. Se perdi è tutto un disastro“. Bentornato, vecchio José.

(La Repubblica)