Gli olandesi che sfregiarono la Barcaccia

07/05/2022 08:13

IL TEMPO (M. VITELLI) - Sono passati più di sette anni, ma certe cose non si dimenticano. Il 19 febbraio del 2015, in occasione del match di andata dei sedicesimi di finale di Europa League, Roma fu teatro di disordini e di atti vandalici. A compierli, molti dei tifosi del Feyenoord sbarcati nella capitale per seguire la gara dell’Olimpico dal vivo. Al netto dei veri supporter, infatti, decine di hooligans decisero di lasciare il segno (pessimo) nella città eterna prendendo di mira alcune opere storiche nel centro città. I guai peggiori arrivarono proprio nelle ore appena precedenti alla partita, quando i teppisti diedero ampio sfogo alla loro maleducazione e alla loro totale assenza di senso civico devastando la zona di piazza di Spagna. Dopo essersi riuniti in branco alla base della famosa scalinata, attaccarono con violenza le forze dell’ordine intervenute per cercare di riportare la situazione sotto controllo. Tra bottiglie di vetro lanciate contro gli agenti e tentativi di aggressione, tanti olandesi diedero il peggio del peggio (scontri e tensioni tra le tifoserie). Non contenti e non ancora soddisfatti per ciò che avevano creato all’interno di uno dei più bei salotti d’Europa, gli hooligans decisero di lasciare nella capitale anche un segno tangibile della loro assenza di cultura, andando a colpire uno dei simboli di quel quadrante cittadino: la Barcaccia del Bernini. La fontana, realizzata nel 1629, era stata da poco restaurata e riconsegnata in tutto il suo splendore alla capitale d’Italia. Come certificò successivamente all’atto vandalico la Sovrintendenza capitolina ai Beni Culturali, le vili gesta degli olandesi rovinarono l’opera. Oltre che a innumerevoli scheggiature sparse su tutto il lavoro del Bernini, infatti, i periti contarono ben 110 scalfiture. "Un danno permanente e non recuperabile che lascia una ferita indelebile" sentenziò l’allora assessore alla Cultura, Giovanna Marinelli. E per una volta, le Istituzioni fecero la loro parte. I lavori di restauro iniziarono subito e Roma riebbe la sua Barcaccia ferita, ma curata. Il Premier olandese porse le sue scuse dribblando un incidente diplomatico, le indagini però continuarono e nel gennaio del 2021 arrivarono le condanne (tra i 3 anni e 8 mesi e i 4 anni) per i sei pseudotifosi arrestati in quelle ore. Le ferite non si cancellano con scuse o risarcimenti. E i fatti Marsiglia con gli scontri con la tifoseria francese destano molte preoccupazioni.