Gravina: "Tutti con la Roma, sarò il primo ultras giallorosso a Tirana"

23/05/2022 08:50

IL ROMANISTA (D. LO MONACO) - (...)  Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina è di ritorno da Ferrara, dove ha appena visto la finale di Coppa Italia femminile tra e Roma. Al telefono accetta il nostro invito e affida al Romanista il messaggio di sostegno alla Roma in vista della finale di Conference League. Partendo però prima dalla finale di Coppa con lo sfortunato epilogo per le giallorosse: «Sì, la Roma è stata sfortunata. Ha dominato per 70 minuti, è stata una bellissima partita nella quale le ragazze di Spugna avrebbero meritato di più. Poi una distrazione e la partita è cambiata. Sono comunque felice di aver assistito a un'altra bella finale di una degna competizione. E devo dire che la Roma è arrivata ormai al livello della ». (...)  Da Ferrara a Tirana il filo conduttore è proprio la Roma: «Ha la spinta di tutto il calcio italiano, e io sarò in prima fila. Sono un ultras della Roma in questo momento, lo dico per il bene del calcio italiano, sarebbe un trofeo importante per l'Italia, per Roma e soprattutto per i suoi tifosi. Quello che si è visto a Roma in questi mesi, con il sold out per quasi tutte le partite, è stata una cosa bellissima. Apprezzo molto la visione, la progettualità della proprietà romanista. È il linea con quello che ho in mente io per lo sviluppo del calcio italiano. La Coppa sarebbe un premio davvero meritato».Che messaggio si sente di dare alle migliaia di tifosi della Roma in partenza per l'Albania? «Ho visto che c'è tantissimo entusiasmo, sarà positivo, dobbiamo pensare a portare in Italia questa coppa, la prima di una nuova competizione. L'invito per tutti è ovviamente quello di tifare con passione ma anche con tranquillità e tutto andrà bene. Tirana come tutti sanno è molto vicina all'Italia, vedrete che la Roma avrà anche tanti tifosi locali». (...)

L'ultimo a portare all'Italia una coppa internazionale è stato Mourinho, vincendo la con l' dodici anni fa. Mercoledl tocca di nuovo a lui: «Con molta onestà confesso di provare una grande simpatia per lui, è uno che fa crescere il movimento, spesso usa termini critici, ma è quel tipo di critica che stimola la riflessione. A volte esagera, come capita a tutti i protagonisti che hanno grande personalità, ma se uno prende la parte buona dei suoi interventi capisce che ha ache fare con un leader. Lui ha detto che questa è la coppa più importante della sua carriera, lo è anche per tutti noi. Di sicuro lo è per la Roma che sta portando avanti la sua progettazione nel modo migliore» (...)