06/05/2022 08:12
Lo stadio in festa, bandiere e sciarpe che sventolano al cielo dell’Olimpico: la Roma è in finale di Conference League. Trentuno anni dopo l’ultima in campo europeo, i giallorossi proveranno a riaprire la propria bacheca. Una notte magica che entra di diritto nella storia del club giallorosso, una vittoria che regala alla squadra di Mourinho la finalissima di Tirana, dove il 25 maggio troverà il Feyenoord ad attenderla.
I 166 tifosi presenti nella tremenda notte del 6-1 avranno il posto garantito, per gli altri sarà una corsa disperata al biglietto. Un capolavoro tattico e di sofferenza, preparato nei minimi dettagli dallo Special One, che ha imbrigliato la manovra del Leicester di Rodgers e sfruttato il nono gol in campo europeo del bomber di coppa, Tammy Abraham, che ha deciso la sfida dell’Olimpico.
Mourinho lo aveva detto alla vigilia della sfida: «Questa è la nostra coppa, ci meritiamo di andare in finale». La sua Roma lo ha dimostrato sul campo, con una prova di grande carattere, mettendo in campo tutto quello che poteva dare. «La definirei una vittoria di famiglia, ma non per chi era in campo o in panchina, ma di tutto lo stadio. È questo il nostro merito più grande, questa empatia, questo senso di famiglia. Abbiamo fatto una gara straordinaria: quando il tuo portiere, in due gare di semifinale, fa solamente due parate contro una squadra di Premier, vuol dire che qualcosa di buono l’hai fatto. I ragazzi sono stati straordinari e meritano questo. Lunedì torniamo in campo, abbiamo ancora tre gare di Serie A, ma adesso andiamo in finale e vogliamo vincere».
(La Repubblica)