17/05/2022 07:34
In attesa di capire dove arriverà la Roma a fine campionato, c’è già qualcuno in casa giallorossa che merita una menzione speciale. È il tifo romanista, qualcosa che da solo vale già la Champions League. E se c’è un uomo che ha prodotto tutto questo è chiaramente José Mourinho. Nella Capitale viene definito effetto-Mou, ciò che ha permesso alla Roma ed alla sua gente di ritrovarsi. Ecco allora perché, in attesa, della finale di Tirana, dalle parti di Trigoria ci si consola con un pubblico meraviglioso. I numeri, del resto, parlano chiaro. Dall’inizio della stagione la Roma ha fatto ben 16 sold-out, con un tasso di riempimento del 94,2% (considerando ovviamente le limitazioni per il Covid-19 che hanno caratterizzato la prima parte della stagione). Le presenze medie sono state pari a 41.922 persone a partita, miglior stagione della Roma dal 2005-06 ad oggi (media che sale addirittura a 52.354 se si considerano solo le partite con capienza superiore al 75%). In tutto la Roma ha portato allo stadio 1.101.443 tifosi, con più di 63mila persone a gara nelle ultime 4 partite casalinghe. Tutto ciò, ovviamente, è riconducibile principalmente proprio a lui, a José Mourinho, l’uomo che ha riacceso i cuori della gente giallorossa. Lui lo ha definito «un fenomeno sociale incredibile». Aggiungendo poi: «È qualcosa di speciale, ho vissuto stadi simili ma dopo aver vinto un campionato. San Siro si vede così quando Inter e Milan vincono lo scudetto. E quello che è successo con il Venezia mi fa pensare di nuovo e di più che questo club e questa gente sono speciali».
(gasport)