Tirana può attendere. Ora la Roma ha fame di Europa League

08/05/2022 08:10

C’è una Conference League da vincere, è vero. Ma c’è anche un quinto posto da difendere a tutti i costi. Per essere certi di fare quel salto di qualità a livello europeo che vorrebbe dire giocare l’Europa League invece della Conference e per l’orgoglio cittadino e la supremazia capitolina. Ecco perché José Mourinho alla partita di domani sera con la ci tiene eccome, nonostante la finale con il Feyenoord sia attualmente il principale pensiero di qualsiasi romanista. Quello di domani al Franchi, tra l’altro, è a tutti gli effetti uno spareggio, visto che anche la può ancora vantare velleità di gloria. La squadra di Italiano viene da 3 k.o. consecutivi (4 con la Coppa Italia) ed ha voglia di tornare a gioire, dopo essersi arenata sul più bello. Mou lo sa bene, come sa che la sua Roma potrebbe avere un contraccolpo, psicologico e fisico, dopo il bagno d’entusiasmo che ha portato la vittoria con il Leicester. Mou domani potrebbe cambiare almeno 3-4 pedine, se non addirittura qualcosa in più. Dovrebbero riposare Cristante e Ibanez, sostituiti rispettivamente da Veretout (l’ex di turno) e Kumbulla. Ma dovrebbero restare a riposo anche i due quinti titolari, Karsdorp e Zalewski, dando spazio in fascia a Maitland-Niles (a destra) e Vina (a sinistra). E poi c’è la questione Abraham, uscito esausto giovedì scorso dall’Olimpico, dove ha dovuto chiedere quasi in ginocchio a Mou di cambiarlo, nei minuti finali. Dovesse aver recuperato, difficile che l’allenatore della Roma ci rinunci, anche perché le alternativa (Felix e Shomurodov) non garantiscono sufficiente affidabilità.

(gasport)