27/05/2022 08:16
IL TEMPO (M. GOBBI) - Delirio nella Capitale per la lunga festa della squadra giallorossa sui pullman scoperti. Un vero e proprio tripudio per la conquista della Conference League, con migliaia di tifosi ad accogliere e osannare i loro eroi con cori da stadio, bandiere in mano e sciarpe al collo, trombette, fumogeni e striscioni. Erano più di 100mila, ma è impossibile stabilire quante persone abbiano partecipato Celebrazioni iniziate intorno alle 17, con i giocatori partiti a bordo di tre pulman scoperti diretti verso il Colosseo dove ad attenderli c'era un esercito di tifosi in festa che li ha salutati fino a tarda sera. Al loro arrivo alle Terme di Caracalla, sono iniziati una marea di cori come l'ormai celebre «Non mi stanco mai di te», ma anche «Chi non salta della Lazio è», «Forza Roma Ale» e «Voglia di stringersi un'po'». Tra i più coloriti uno che trasforma «Erasmo» in un ironico «Orgasmo da Rotterdam». Tra le tante bandiere che hanno sventolato, qualcuno ha deciso di appenderne tre alle inferriate della metro Circo Massimo: tra quella dell’Italia e del Portogallo, in onore del condottiero lusitano Josè Mourinho, trova posto una degli Stati Uniti, chiaro omaggio al presidente della Roma, l’americano Dan Friedkin. Un esercito di tifosi che ha invaso il centro storico colorato di giallo e rosso dalle Terme di Caracalla, al Colosseo, passando per il Circo Massimo dove non c'erano le condizioni di ordine pubblico per il passaggio dei pullman. I mezzi hanno quindi modificato il loro percorso a causa delle migliaia di tifosi giallorossi che hanno accompagnato e attendevano giocatori e staff. Il primo a gridare dal pullman e ad alzare la coppa è stato Gianluca Mancini, poi è toccato ai giocatori in ordine di numero di maglia, a cominciare da Ibanez, Sergio Oliveira e Stephan El Sharaawy. Il record dei decibel è per Nicolò Zaniolo, che si è messo a gridare per tutto il tragitto cori da stadio con i tifosi, compresi i motivetti contro i rivali cittadini che hanno acceso qualche timida polemica con i cugini. Col microfono Zaniolo ha cantato insieme ai romanisti «Lazio, Lazio vaf***». Non solo, alcuni tifosi hanno tirato in ballo la sua ex fidanzata Chiara Nasti, che ora è la compagna del laziale Mattia Zaccagni: i due aspettano un figlio e i sostenitori giallorossi hanno ironizzato al grido: «Il figlio di Zaccagni è di Zaniolo» tra le risate del giocatore romanista. Non sono mancati tanti applausi per Mourinho e il capitano Pellegrini, che in più di un'occasione ha sollevato in cielo la coppa europea. Bagno di folla anche per Dan e Ryan Friedkin che si sono uniti alla parata su un pullman che seguiva quello della squadra e Mourinho. Un percorso con tanto di passaggio per via Cristoforo Colombo, Terme di Caracalla e il Colosseo, dove i giocatori hanno iniziato a scattare selfie e foto mozzafiato. Un carosello lunghissimo, concluso dopo 4 ore. Il tutto reso possibile da autorità e forze dell’ordine, ringraziate a fine serata dal club per aver garantito in poco tempo le condizioni per una festa in grande stile, che arriva dopo 61 anni di distanza dall'ultimo trofeo europeo, la Coppa delle Fiere conquistata nella doppia finale contro il Birmingham City. Festeggiamenti iniziati mercoledì sera al fischio finale del match, con tanti tifosi che continuano a riversarsi nelle strade della città. Non sono mancati disagi alla circolazione in diverse arterie della città a causa dei festeggiamenti giallorossi con molti tifosi euforici che si sono «arrampicati» ai bus di linea per ammirare i propri idoli.